10 metodologie di Project Management che la tua azienda deve conoscere

Gestire i progetti in modo efficace non è sempre semplice, potresti aver bisogno di conoscere e sviluppare l’approccio giusto. La conoscenza delle metodologie di Project Management può essere decisiva per la buona riuscita del tuo lavoro. 

Quando si parla di metodologia di gestione dei progetti, si intende un sistema di principi, tecniche e procedure usate dalle persone che lavorano in un determinato ambito, che è in continua evoluzione.

Le metodologie più usate non solo differiscono nell’organizzazione della loro struttura, ma richiedono la concretizzazione degli obiettivi, l’organizzazione dei flussi di lavoro e per ultimo, ma non per importanza, lo sviluppo di software personalizzati per la gestione ottimale dei progetti. 

Non esiste una metodologia migliore delle altre, ognuna offre una serie di principi unici per portare un progetto di sviluppo dal piano iniziale all’esecuzione finale nel modo migliore.

Gli aspetti principali da considerare per delineare la metodologia giusta sono le dimensioni del team, il settore, il focus di progetto e la complessità di questo.

Prima di parlare di come scegliere la giusta metodologia scopriamo insieme la top 10 dei metodi di Project Management.

1-Metodologia agile

La metodologia agile è una delle metodologie più popolari. Questa metodologia è legata allo sviluppo dei software ed implica la divisione del progetto in parti e, successivamente, si lavora su un elemento alla volta ricevendo costantemente un flusso di feedback. 

Quando il team completa una fase, questa viene mandata al cliente, in modo da ricevere un feedback che permette di migliorare il risultato. Agile è una metodologia basata soprattutto sul concetto del Minimal Viable Product (MVP). La prima coppia di iterazioni di successo di solito costituisce il nucleo di MVP.

La metodologia nasce all’interno del settore dello sviluppo di software ma può essere utilizzato in ogni industria o impresa.

Di base, un approccio Agile:

  • è collaborativo
  • è veloce ed efficace
  • è iterativo e basato sui dati
  • dà più importanza alle persone che ai processi
Chi dovrebbe farne uso: il framework Agile può essere usato da praticamente tutti i team, dato che il principio su cui si basa è abbastanza universale. La vera sfida è decidere quale metodologia affiancarvi.

2-Waterfall

La metodologia waterfall è una delle metodologie più antica e semplice di project management. Con il modello a waterfall bisogna conoscere le consegne esatte, il budget e tutte le scadenze da rispettare. Il progetto si divide in fasi e ognuna dipende dal completamento della precedente.

Questa metodologia implica una pianificazione accurata e dei limiti rigidi. Lo scopo del progetto raramente cambia e quando questo accade generalmente il progetto è in alto mare. Nonostante alcune organizzazioni lo vedano come un approccio tradizionale, questo metodo funziona quando si vuole lavorare con un piano d’azione prevedibile e preparato meticolosamente.

Chi dovrebbe farne uso: poiché la metodologia per la gestione dei progetti è molto dettagliata, questa risulta efficace per la lavorazione di grandi progetti che coinvolgono stakeholder diversi. Ciò è dovuto alla presenza di passaggi chiari e scanditi durante il progetto e di dipendenze che aiutano a monitorare il lavoro da svolgere per raggiungere gli obiettivi.

3-Kanban

Kanban è un metodo flessibile utilizzabile in diverse aree aziendali. Originario dal Giappone, il metodo utilizza schede Kanban per visualizzare e monitorare lo stato dei compiti all’interno di un progetto. Le schede Kanban solitamente si dividono in tre segmenti: da fare, in corso e fatto.
Queste fasi possono essere personalizzate e rinominate in base alle esigenze dell’azienda. I compiti vengono posizionati sotto i segmenti pertinenti e spostati in base ai progressi.
Kanban semplifica la gestione dei progetti e aiuta a individuare le aree di bassa produttività.
Poiché non ha un processo definito, Kanban viene adattato e utilizzato in modo personalizzato da ciascun team. L’obiettivo principale è concentrarsi sulle attività più importanti del progetto, mantenendo la semplicità del framework generale.
Chi dovrebbe farne uso: le bacheche Kanban sono un ottimo strumento per team di qualsiasi dimensione, in particolare i team che lavorano da remoto. Ciò è dovuto al fatto che offrono un quadro visivo che aiuta i membri del team a rispettare le tempistiche indipendentemente da dove si trovano.

4-Scrum

Scrum è una metodologia di sviluppo che come la metodologia agile, si basa sull’idea di piccole iterazioni, ma sono presenti alcuni step aggiuntivi.  Questo metodo prevede un meeting quotidiano di 15 minuti per discutere dell’avanzamento del progetto.

Scrum prevede che venga nominato  uno scrum master che tiene sotto controllo il progetto e aiuta il team di sviluppo a superare gli ostacoli.

Vengono poi fissati degli obiettivi a breve termine in modo da raggiungerli più velocemente e ottenere risultati.

Chi dovrebbe farne uso: i team che usano un approccio Agile dovrebbero adottare anche la metodologia Scrum per ottenere dei risultati più efficaci. Poiché gli sprint sono divisi in piccoli team, questo approccio può funzionare sia con team di piccole dimensioni che con team di grandi dimensioni. 

5-Lean

Lean è una filosofia di lavoro che mira a eliminare gli sprechi e aumentare la produttività. Si concentra su tre concetti principali: muda (eliminare il superfluo), mura (rimuovere l’incoerenza nel processo) e muri (ridurre la pressione e lo stress senza motivo).

Muda si riferisce all’eliminazione di tutto ciò che è superfluo nel processo di lavoro, come l’inventario eccessivo o gli spostamenti inutili. Eliminando il muda, si ottengono risultati di valore che sono difficili da superare.

Mura rappresenta l’incoerenza nel processo di lavoro, ad esempio quando si completa un compito in un’ora ma si deve attendere un giorno intero per il feedback del cliente. Il tempo di attesa è considerato mura.

Muri si riferisce alla pressione e allo stress che vengono esercitati sulle persone senza motivo.

In sintesi, la metodologia Lean ti permette di analizzare il tuo processo di lavoro in modo critico. Riducendo gli sprechi all’interno del processo, si possono ottenere significativi miglioramenti dei risultati.

Chi dovrebbe farne uso: poiché la metodologia snella si concentra sulla riduzione degli sprechi, è più adatta per i team che hanno difficoltà a gestire la propria efficienza. È una metodologia che funziona meglio con organizzazioni di grandi dimensioni, ma è comunque adattabile ad altre tipologie.

6-Metodo del percorso critico

Le attività nel percorso critico hanno un’impatto diretto sulla data di completamento del progetto.

Questo metodo utilizza un diagramma di rete, noto come diagramma di rete del percorso critico (o diagramma di Gantt), per rappresentare le attività del progetto e le relazioni di dipendenza tra di esse.

Nel metodo del percorso critico, si seguono 3 fasi:

-determinare l’elenco delle attività,

-impostare le dipendenze tra le attività 

-determinare in quanto tempo ciascuna attività verrà svolta.

Una volta che hai svolto queste tre fasi preparative, sarai in grado di vedere quale sia il percorso più breve evitando elementi che potrebbero rallentare il progetto.

Chi dovrebbe farne uso: team che lavorano a progetti di grande portata con un ambito predeterminato. Se utilizzi questa metodologia, la flessibilità sarà l’ultima cosa a cui potrai pensare.

7-Six Sigma

Il Six Sigma è una metodologia recente che mira a bilanciare l’efficienza del progetto, gli obiettivi aziendali e il morale dei dipendenti. Si focalizza sulla prevenzione degli errori e sull’uso del pensiero statistico. Richiede competenze avanzate di statistica e project management da parte dei membri del team.

Il metodo Six Sigma si sviluppa in 5 passaggi: definire, misurare, analizzare, migliorare e controllare

Chi dovrebbe farne uso: La metodologia Six Sigma è più adatta a organizzazioni di grandi dimensioni, solitamente quelle con un centinaio di dipendenti o più. È più adatto per progetti con obiettivi chiari e un team decisionale solido, ma potrebbe non essere ideale per progetti con requisiti in continua evoluzione.

8-Rapid application development

Lo sviluppo software ha introdotto numerose metodologie di project management, tra cui il Rapid Application Development (RAD). Questo metodo si basa sull’iterazione costante, simile ad Agile e Scrum, ed è particolarmente adatto per progetti che possono essere migliorati continuamente.

Il RAD si articola in quattro fasi cicliche che si ripetono una volta completata la fase finale:

1. Pianificazione dei requisiti: Raccogliere tutte le informazioni necessarie per avviare il progetto.

2. Creazione dell’utente: Raccogliere i feedback degli utenti per definire l’architettura del sistema.

3. Costruzione rapida: Sviluppare un sistema in base alle informazioni raccolte e ai feedback degli utenti.

4. Cutover: Lanciare il progetto nell’ambiente operativo e condurre i test di collaudo.

In sintesi, il Rapid Application Development offre un approccio iterativo per lo sviluppo di software, consentendo miglioramenti continui durante tutto il processo di progettazione e implementazione.

Chi dovrebbe farne uso: Questo metodo è adatto per aziende che sviluppano progetti complessi, che hanno bisogni di time-to-market rapidi, procedure variabili e un team altamente collaborativo.

9-Prince2

Simile al metodo waterfall, il Prince2 è una metodologia di project management risalente ai tempi in cui il cambiamento d’ambito di un progetto equivaleva alla ‘fine del mondo’. Questo metodo prevede una rigorosa pianificazione iniziale e un’organizzazione e un controllo continuo durante il ciclo di vita dell’intero progetto.

Chi dovrebbe farne uso: data la sua natura particolare, la metodologia è più adatta per i progetti aziendali di grandi dimensioni con un certo numero di stakeholder. Usarla per progetti più piccoli potrebbe creare un processo più lungo e complicato del necessario. 

10-Project Management Institute (PMI)

La pianificazione è la chiave del metodo PMI. Come nel modello waterfall, il PMI funziona benissimo per progetti che hanno budget ridotti e tempistiche limitate. Il PMI suddivide il progetto in 5 fasi:

-concezione e avvio,

-pianificazione,

-esecuzione,

-compimento 

-monitoraggio 

-chiusura.

Le fasi sono organizzate in un ordine progressivo cosicché ogni fase sia completata prima dell’inizio della successiva.

Chi dovrebbe farne uso: Il metodo PMI è adatto a diverse tipologie di aziende, in particolare a quelle che cercano un approccio strutturato e basato su best practice per la gestione dei progetti. Essendo un metodo flessibile è adatto a tutti quei progetti e decisioni sono che non abbracciano pratiche rigide.

In conclusione

Questi sono i metodi che abbiamo inserito nella nostra top 10. 

La metodologia utilizzata non deve essere ferrea, potresti pensare di prendere spunto da alcune caratteristiche e creare una tutta tua.   

Per decidere la metodologia di project management adatta per un determinato progetto, è necessario prendere in considerazione diversi fattori. Ecco alcuni elementi chiave da valutare:

  1. Complessità del progetto:  obiettivi, le dimensioni, le interazioni tra le diverse attività e le risorse necessarie. 

  2. Requisiti del progetto: Comprendere i requisiti specifici del progetto, come il tempo disponibile per completarlo, il budget, le risorse disponibili e le aspettative degli stakeholder. 

  3. Cultura organizzativa: Considerare la cultura organizzativa e la capacità dell’organizzazione di adottare nuove metodologie.  

  4. Coinvolgimento degli stakeholder: Valutare il coinvolgimento e l’interesse degli stakeholder nel progetto.

  5. Rischi e incertezze: Considerare i rischi e le incertezze associati al progetto. 

  6. Esperienza e competenze del team di progetto: Valutare le competenze e l’esperienza del team di progetto. 

  7. Tempistiche e vincoli: Considerare le tempistiche e i vincoli associati al progetto. 

  8. Scalabilità e adattabilità: Valutare la possibilità di scalare o adattare la metodologia di project management nel corso del progetto. 

Valutando attentamente questi fattori e tenendo conto delle specifiche esigenze del progetto e dell’organizzazione, è possibile selezionare la metodologia di project management più adatta per ottenere i migliori risultati. Se ancora sei incerto su come valutare la strada migliore o su come fare interagire i diversi ambiti, il nostro team e pronto ad aiutarti per trovare insieme la soluzione migliore.

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